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Mesagne in provincia di Brindisi è la vera perla del sud Italia; scopri la città di Mesagne in Puglia, scrigno di tesori per una vacanza all’insegna della cultura e delle tradizioni

Mesagne è una graziosa cittadina che sorge a pochi chilometri da Brindisi e raccoglie in poco spazio tutti gli elementi più rappresentativi degli insediamenti pugliesi. Dai resti archeologici, testimonianza dell’antica civiltà messapica, ai resti del castello, dai palazzi signorili alle lussuose chiese.

Nonostante la ricchezza artistica e architettonica, però, non è necessario camminare troppo perché tutte le sue bellezze sono racchiuse in un piccolo cuore, il centro storico al quale si accede attraverso Porta Grande.

È proprio da qui che può iniziare il tour della città di Mesagne, che lascerà stupiti e farà innamorare di questa piccola perla del Sud.

Proprio al centro dell’attuale borgo, infatti, furono ritrovate quasi per caso delle antiche sepolture a dimostrazione dell’importanza della città in epoca messapica.

Successivamente fu un villaggio florido in epoca romana e medievale e fiorì letteralmente fra il Cinquecento e il Seicento diventando il feudo degli Orsini del Balzo con la realizzazione degli edifici barocchi che ancora oggi si possono ammirare lungo le strade di Mesagne

Gli albori della storia di Mesagne: il complesso archeologico di via Castello

Volendo organizzare un viaggio immaginario nella lunga storia della città di Mesagne non si può che partire dal dedalo di piccole strade che caratterizza il centro storico e che custodisce un’area archeologica ben organizzata e protetta da una tettoia.

Essa è segnalata da una serie di pannelli esplicativi che conducono il visitatore attraverso 2400 anni di storia, a partire da un insediamento dell’Età del Ferro fino ad arrivare al tardo Medioevo.

Naturalmente, però, i reperti recuperati durante le campagne di scavo si trovano ora presso il museo archeologico Granafei che raccoglie anche oggetti provenienti da altre parti della Puglia.

Il Castello Svevo Normanno

È uno dei castelli più maestosi della provincia di Brindisi e accoglie gli ospiti come un gigante silenzioso proprio all’ingresso del centro storico di Mesagne.

La sua prima realizzazione risale all’XI secolo su commissione di Roberto il Guiscardo, condottiero normanno; successivamente, però, fu rimaneggiato e modificato da Giovanni Antonio Orsini del Balzo che fece costruire la cinta muraria che circondava il nucleo di Mesagne e l’imponente torrione.

Ulteriori modifiche, poi, lo hanno ulteriormente trasformato con l’aggiunta di elementi rinascimentali, come la loggia, e barocchi come gli ornamenti alle finestre.

Ormai il castello è del tutto spoglio degli arredi originali e accoglie mostre ed eventi oltre al già citato Museo Granafei.

La Chiesa Madre e il museo di arte sacra

È un edificio religioso tipicamente barocco, con un’ampia facciata che si staglia in piazza IV Novembre.

Quello che si può ammirare oggi è il risultato di una serie di modifiche avvenute nel corso del secoli; a partire dal X secolo per arrivare al Settecento quando furono aggiunte le statue dei santi che abbelliscono l’intero prospetto.

L’interno si presenta a croce latina, mentre la cripta e il presbiterio custodiscono alcune opere d’arte di rilievo come la fonte battesimale in marmo, il busto di Sant’Oronzo e il Cristo in legno policromo.

Volendo approfondire il tema religioso, oltre alle molte chiese della città, si può visitare il Museo di Arte Sacra ospitato presso il Palazzo del Cavaliere in piazza Orsini del Balzo.

Sono presenti 10 sale con un’ampia collezione di oggetti provenienti da monasteri e chiese del territorio; probabilmente la più bella di tutte è la sala degli argenti che vale davvero la pena visitare anche per magnificenza dei saloni.

La vicina Chiesa di Sant’Anna del 1699 è un piccolo gioiello barocco che non dovrebbe essere trascurato.

Le antiche tradizioni di Mesagne: il frantoio ipogeo e la festa della Madonna del Carmine

Per immergersi completamente nelle tradizioni contadine della città di Mesagne si può visitare il Frantoio Ipogeo, ospitato nei sotterranei di Palazzo Guarini, che per secoli fu usato per la molitura delle olive.

Oltre alla macina di grandi dimensioni, si possono notare le canalette, le cisterne e il forno.

Chi ama le feste patronali, poi, non può rinunciare a visitare Mesagne il 16 luglio quando la città si illumina per la celebrazione della Madonna del Carmine. In particolare, Piazza Garibaldi sulla quale si affaccia la chiesa di Santa Maria di Betlemme, diventa un tripudio di luci, colori e musica: uno spettacolo da non perdere.